Che cos'è:
Somministrazione incruenta di Ossigeno puro, che avviene all'interno di speciali ambienti, le Camere Iperbariche,
che vengono portati ad una pressione superiore a quella atmosferica mediante pressurizzazione con aria compressa,
mentre il paziente, all'interno, respira Ossigeno puro, in circuito chiuso, attraverso maschere, tubi endotracheali
o caschi.
Come agisce:
Nella respirazione in aria, a pressione atmosferica, il 98,5% dell'Ossigeno viene trasportato dai globuli rossi, nei
quali è presente l'Emoglobina con cui si lega l'Ossigeno; pertanto è necessaria la presenza di vasi sanguigni
integri, dove passano i Globuli rossi, per facilitare l'arrivo dell'Ossigeno ai tessuti. L'esposizione a pressioni
elevate di Ossigeno comporta l'aumento della quota di Ossigeno trasportata in soluzione nel plasma e disponibile
per la respirazione tissutale. A pressioni fra le 2 e le 3 ATA la quantità di Ossigeno trasportato, in questa forma,
ai tessuti può essere anche di 15 volte superiore al normale, fino a poter soddisfare interamente le necessità
tissutali.
A cosa serve:
Questo aumento dell'Ossigeno, disciolto in forma fisica, nel plasma comporta la possibilità di ripristinare
l'ossigenazione in aree dove i vasi sanguigni sono carenti o rovinati e quindi aree ipossiche o ipoperfuse,
comporta la ripresa di funzioni tissutali Ossigeno-dipendenti, la possibilità di contrastare effetti tossici che
abbiano implicato una ipossia tissutale. Oltre a questi effetti l'Ossigeno Iperbarico esplica un'azione antibatterica
diretta ed indiretta, ha un'azione di vasocostrizione con riduzione dell'edema post-traumatico o post-chirurgico;
ha un effetto di stimolo sulla neoformazione vascolare.
Per quali patologie è usata:
Stati morbosi in cui esiste e persiste uno squilibrio locale fra necessità, apporto e capacità di utilizzazione
dell'Ossigeno. Insufficienze vascolari acute e croniche, Patologie dell'osso, Infezioni acute e croniche dell'osso
e dei tessuti molli. |